Vivere in furgone, è davvero possibile?
Ma vivere in un furgone è davvero possibile? E’ possibile considerare la Van Life uno stile di vita così rivoluzionario, al punto da rendere molti sempre più felici nel momento in cui viaggiano o si recano al lavoro con il proprio furgone camperizzato?
Diciamo a caratteri cubitali. La risposta ad entrambi questi interrogativi è affermativa. Vivere in furgone è possibile ed è più apprezzato di quello che si possa immaginare.
Pensare di vivere nel proprio van non è qualcosa, per così dire, poi tanto lontano dagli schemi. Sempre più individui, perfettamente integrati all’interno della moderna società, hanno optato per questo stile di vita affascinante e profondo. Uomini e donne che siano.
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Vivere in furgone: Ma che cos’è in concreto la Van Life?
In estrema sintesi, trattasi di uno stile di vita sotto certi aspetto non poi così rivoluzionario, visto che a prediligerlo sono tutti quegli individui che, per una miriade di ragioni davvero disparate, preferiscono uno stile di vita nomade abbinato ad un minimalismo ai massimi livelli. Minimalismo, certo, poiché vivere in furgone costringe a sbarazzarsi tu una grande fetta dei nostri oggetti più cari per scoprire invece che quando si sta bene con se stessi molti di questi oggetti non servono proprio a un bel niente.
C’è chi con il camper preferisce viaggiare e chi è maggiormente stanziale. Denominatore comune di queste decisioni sta nell’intenzione di voler dare alla propria vita quel tocco distintivo che la renda quanto più emozionante possibile.
Critica al consumismo moderno
La generazione attuale risulta molto coinvolta in questa iniziativa. Tutto trae origine su una forte critica al consumismo moderno su cui poggia una parte della società moderna. In molti si ritrovano a che fare con un paradosso: lavorare sodo per tutta la settimana, fare straordinari (il più delle volte non retribuiti) per affittare un appartamento o per avere accesso al mutuo di un’abitazione. Eppure, le quattro mura domestiche, nel corso della giornata restano prevalentemente vuote.
Sono poi sempre di più coloro che non riescono a godersi appieno la giornata. Il tempo libero disponibile scarseggia sempre di più e, quando è a disposizione, viene impiegato negli spostamenti cittadini oppure per dormire, oltre che per lavare l’automobile, per fare le pulizie di casa, per prendersi cura del giardino. Risultato? Subentra una forte stanchezza mista ad un senso di insoddisfazione. La Van Life è l’esatto opposto, dato che mira a ridurre ai minimi livelli lo stress e a garantire il giusto valore alla propria esistenza, favorendo come non mai la semplicità.
A chi è che si adatta vivere in un furgone?
La Van Life non è uno stile erga omnes. Le differenze che intercorrono tra uomini e donne sono nette e radicali. Ognuno ha le proprie abitudini, il proprio modus operandi … e uno stile di vita on the road è davvero per pochi. Conditio sine qua non è fare l’impossibile per non conformarsi ad un determinato movimento. Il senso di soddisfazione è strettamente collegato a ciò che porta brio e calore nella propria vita.
Ti è mai capitato di incontrare nel corso dei tuoi viaggi, individui che vivevano già da diversi anni in veicoli?
Se sì, molto probabilmente, avrai constatato che il loro fine primario era sempre diverso. Tra appassionati di viaggio, intellettuali, pensionati, eremiti e via dicendo il nomadismo è sempre diverso. La ricerca della libertà in tutte le sue forme è ciò che rende i diretti interessati particolarmente felici. L’importante è non avere alcun pregiudizio. Non trovi anche tu?
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